L'Allegato B2, nel contesto del Piano Educativo Individualizzato (PEI) italiano, rappresenta spesso una componente dedicata alla proposta progettuale integrata per alunni con disabilità. Quando si affrontano diagnosi complesse come il Disturbo dello Spettro Autistico (F84) e il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (F90), questo documento assume un ruolo cardine. Esso serve a dettagliare in modo strutturato gli interventi educativi, riabilitativi e di supporto, definendo obiettivi specifici e strategie personalizzate.
Non si tratta di un semplice modulo da riempire, ma di uno strumento dinamico che traduce la diagnosi funzionale e il Profilo di Funzionamento in azioni concrete, mirate a promuovere l'inclusione e lo sviluppo delle potenzialità dell'alunno. La sua compilazione richiede un lavoro collaborativo che coinvolge il Gruppo di Lavoro Operativo per l'Inclusione (GLO), includendo docenti, famiglia e specialisti sanitari.
Un Allegato B2 ben strutturato, soprattutto in presenza di autismo e iperattività, deve articolarsi in diverse sezioni chiave, in linea con i più recenti modelli di PEI orientati alla prospettiva bio-psico-sociale dell'ICF.
Questa sezione iniziale riporta i dati identificativi dell'alunno (nome, classe, ordine scolastico) e la diagnosi clinica certificata, specificando i codici ICD-10 rilevanti (ad es., F84.0 per Autismo Infantile, F84.5 per Sindrome di Asperger, F90.0 per Disturbo dell'attività e dell'attenzione, F90.1 per Disturbo ipercinetico della condotta).
Cruciale è la descrizione del funzionamento dell'alunno nei vari contesti e domini ICF. Per uno studente con F84 e F90, si evidenzieranno:
Si devono identificare sia i punti di forza (abilità cognitive specifiche, interessi particolari che possono fungere da leva motivazionale, capacità residue) sia le aree di difficoltà e i bisogni di supporto.
Gli obiettivi devono essere Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Rilevanti e Temporalmente definiti (SMART). Per la comorbilità F84/F90, potrebbero includere:
Un esempio di obiettivo potrebbe essere: "[Nome alunno] riuscirà a mantenere l'attenzione su un'attività didattica strutturata per 15 minuti consecutivi, con un massimo di due richiami verbali, entro la fine del quadrimestre."
Questa sezione descrive le metodologie didattiche, gli strumenti compensativi e dispensativi, le misure di supporto e le attività specifiche. Per F84 e F90, si potrebbero prevedere:
Si definiscono i metodi e gli strumenti per monitorare i progressi (osservazioni sistematiche, griglie, prove strutturate adattate, portfolio). La valutazione deve essere formativa e continua, focalizzata sui processi oltre che sui risultati, e orientata a rimodulare gli interventi se necessario.
L'Allegato B2 deve esplicitare le modalità di collaborazione e comunicazione tra scuola, famiglia e servizi socio-sanitari territoriali, definendo ruoli e responsabilità per garantire coerenza e continuità negli interventi.
Vengono dettagliati gli adattamenti apportati al curriculum per ciascuna disciplina o area di apprendimento, specificando obiettivi minimi, contenuti essenziali, strategie e modalità di verifica personalizzate.
Il seguente grafico radar illustra ipotetiche aree di focus e la loro intensità relativa in un PEI per un alunno con autismo (F84) e iperattività (F90). Si tratta di una rappresentazione concettuale che evidenzia come l'attenzione possa variare tra diverse dimensioni del funzionamento e nel tempo, basandosi sulle necessità individuali. I valori sono puramente indicativi e servono a visualizzare l'importanza relativa delle diverse aree.
Questo grafico evidenzia come, ad esempio, l'attenzione e la gestione dell'iperattività (tipiche del F90) e l'interazione sociale (tipica del F84) possano rappresentare aree di fabbisogno iniziale elevato, guidando la pianificazione degli interventi.
Il successo del PEI e dell'Allegato B2 dipende fortemente dalla creazione di una solida rete di collaborazione. Il seguente diagramma mentale illustra i principali attori coinvolti e le loro interconnessioni nel supportare l'alunno.
Questo schema evidenzia come l'alunno sia al centro di un sistema complesso di supporti, dove il PEI e l'Allegato B2 fungono da documento guida per armonizzare gli sforzi di tutti gli attori coinvolti.
La tabella seguente offre un esempio di come potrebbe essere strutturata una sezione dell'Allegato B2, focalizzandosi su alcune aree di intervento chiave per un alunno con diagnosi di F84 e F90. È importante ricordare che questa è una semplificazione e ogni PEI deve essere dettagliato e personalizzato.
Area di Intervento (Dimensione ICF di riferimento) | Descrizione del Funzionamento Attuale (Sintesi Punti di Forza e Criticità per F84/F90) | Obiettivi Specifici (SMART) | Strategie e Attività Proposte (Esempi) | Modalità di Verifica (Esempi) |
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Comunicazione (d3: Comunicazione) | Punti di forza: Buona comprensione del linguaggio verbale in contesti strutturati. Criticità (F84): Difficoltà nell'iniziare e mantenere scambi conversazionali, uso limitato del linguaggio per scopi sociali, ecolalia occasionale. | Entro [data], l'alunno utilizzerà frasi di 2-3 parole per formulare richieste appropriate in contesti strutturati nel 70% delle occasioni, con supporto visivo. | Uso di strisce frasali, modellamento, rinforzo positivo, attività di role-playing in piccolo gruppo, storie sociali per la comunicazione. | Osservazione sistematica durante le attività, raccolta dati sulla frequenza delle richieste appropriate. |
Interazione Sociale (d7: Interazioni e relazioni interpersonali) | Punti di forza: Mostra interesse per alcuni coetanei. Criticità (F84): Difficoltà a comprendere le regole sociali non scritte, a interpretare segnali non verbali, tendenza all'isolamento durante il gioco libero. | Entro [data], l'alunno parteciperà a un'attività di gioco cooperativo strutturato con un compagno per almeno 5 minuti, con la mediazione dell'adulto. | Insegnamento esplicito di abilità sociali, giochi strutturati con regole chiare, peer tutoring supervisionato, video modeling. | Griglie di osservazione del comportamento sociale, check-list delle abilità target. |
Attenzione e Controllo dell'Impulso (b140: Funzioni dell'attenzione; b147: Funzioni psicomotorie - controllo dell'impulso) | Punti di forza: Si concentra su attività di suo forte interesse. Criticità (F90): Brevi tempi di attenzione su compiti proposti dall'adulto, facile distraibilità, risposte impulsive, difficoltà ad attendere il proprio turno. | Entro [data], l'alunno completerà un compito da tavolo di 10 minuti con non più di 3 interruzioni per distrazione, utilizzando un timer visivo. | Timer visivo, pause attive programmate, postazione di lavoro con ridotte distrazioni, suddivisione dei compiti in step più piccoli, rinforzo differenziale dei comportamenti attentivi. | Registrazione della durata dell'attenzione, frequenza delle risposte impulsive. |
Gestione dell'Iperattività Motoria (b147: Funzioni psicomotorie - iperattività) | Punti di forza: Buona coordinazione motoria generale. Criticità (F90): Eccessiva attività motoria (alzarsi dal banco, manipolare oggetti), difficoltà a stare seduto per periodi prolungati. | Entro [data], l'alunno rimarrà seduto al proprio posto durante le spiegazioni collettive per 7 minuti consecutivi, utilizzando strategie di autoregolazione concordate (es. fidget toys permessi). | Permettere movimenti controllati (es. fidget toys, elastico sulla sedia), pause motorie strutturate, attività che incanalino l'energia motoria, token economy per il comportamento seduto. | Osservazione della frequenza con cui si alza, durata della permanenza al posto. |
Autonomie Personali e Scolastiche (d1: Apprendimento e applicazione delle conoscenze; d2: Compiti e richieste generali; d5: Cura della propria persona) | Punti di forza: Apprende routine se ben strutturate. Criticità: Necessita di supervisione per l'organizzazione del materiale, la gestione del diario e l'avvio autonomo dei compiti. | Entro [data], l'alunno preparerà autonomamente lo zaino per il giorno successivo seguendo una check-list visiva nel 80% dei casi. | Check-list visive, agende giornaliere illustrate, scomposizione dei compiti complessi in sequenze, insegnamento graduale con fading dei prompt. | Verifica della corretta preparazione dello zaino, osservazione dell'autonomia nell'esecuzione dei compiti. |
La coesistenza del Disturbo dello Spettro Autistico (F84) e del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (F90) è una condizione frequente che presenta sfide uniche. L'iperattività e l'impulsività tipiche dell'F90 possono esacerbare le difficoltà di comunicazione e interazione sociale dell'F84. Ad esempio, un bambino potrebbe avere difficoltà a partecipare a conversazioni di gruppo non solo per le sue peculiarità comunicative legate all'autismo, ma anche perché la sua disattenzione o impulsività gli impediscono di seguire il filo del discorso o di aspettare il proprio turno.
Allo stesso modo, la rigidità e la necessità di routine tipiche dell'autismo possono scontrarsi con l'impulsività e la ricerca di novità talvolta presenti nell'iperattività. Un PEI efficace deve quindi considerare queste interazioni, proponendo strategie integrate. Ad esempio, l'uso di supporti visivi e routine strutturate (benefici per F84) può aiutare a gestire l'ansia e migliorare la prevedibilità, favorendo indirettamente anche l'attenzione e riducendo l'impulsività (rilevante per F90).
Illustrazione di strategie per la gestione di alunni con ADHD in ambiente scolastico, rilevanti anche in caso di comorbilità con autismo.
Per una comprensione più ampia su come vengono compilati gli allegati del PEI, inclusa la logica sottostante che può essere applicata anche all'Allegato B2, il seguente video offre spunti utili sulla formulazione delle risorse di sostegno e assistenza secondo le normative vigenti. Sebbene si riferisca specificamente agli allegati C e C1, i principi di personalizzazione e progettazione basata sui bisogni sono trasversali.
Questo video, intitolato "Come compilare gli allegati C e C1 dei nuovi PEI", discute come il GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l'inclusione) formula le proposte per le risorse di sostegno, un processo che condivide la necessità di analisi approfondita del profilo di funzionamento dell'alunno, fondamentale anche per l'Allegato B2.